martedì 26 aprile 2011

Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............

Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine .............


…… Ed è un dato ormai processualmente acquisito che, fino a quando il suo capo indiscusso, Gaetano BADALAMENTI, non fu espulso da Cosa Nostra, la famiglia di Cinisi costituiva uno dei più importanti mandamenti della provincia di Palermo, ricomprendendo, oltre al circondario di Cinisi e Terrasini, anche i territori di Balestrate, Carini, Capaci e Isola delle Femmine (cfr. BUSCETTA, MARINO MANNOIA e MUTOLO, nonché DI MATTEO Mario Santo). Successivamente, il mandamento venne sciolto e la famiglia aggregata al mandamento di Partinico, mentre i territori che ne avevano fatto parte furono divisi tra lo stesso mandamento di Partinico e (dopo il 1982) il neo-mandamento di San Lorenzo, dopo la ristrutturazione seguita alla conclusione della sanguinosa guerra di mafia dei primi anni ’80.
In proposito, DI CARLO Francesco ha rivelato che “All’uscita di Gaetano BADALAMENTI, la famiglia è stata sciolta, quella di Cinisi. Ci hanno messo dei reggenti nella famiglia. Mi sembra che l’hanno aggregato addirittura…hanno sciolto anche il mandamento, ma la famiglia propria è stata aggregata a Partinico, a Nene’ GERACI. Mentre un’altra famiglia, proprio quella di Torretta, sciogliendo il mandamento di Cinisi che faceva parte Torretta, Carini, Cinisi, Terrasini e Capaci, la famiglia di Torretta l’hanno aggregata a Totò INZERILLO (NdR: poi assassinato nell’Aprile del 1981) visto che tutti i parenti appartenevano a lui, come imparentate. Hanno aggregato il mandamento di Totuccio INZERILLO. Mente gli altri tutti a Partitico. Mente quella di Capaci l’hanno aggregata a San Lorenzo. Hanno diviso così il mandamento”. (Cfr. dichiarazioni rese all’udienza del 27.11.96, proc. Maxi-quater).
Sostanzialmente conformi le informazioni in possesso del collaboratore FERRANTE Giovan Battista, già esponente di spicco proprio della famiglia di San Lorenzo: “Il mandamento di San Lorenzo si estendeva fino a Carini, quindi comprendeva le famiglie di Partanna Mondello, di Tommaso Natale, di Isola delle Femmine, Capaci e di Carini.”. E aggiunge: “Quando c’era qualcosa che riguardava Terrasini, Cinisi, Tappeto….Partinico…ecco, faceva parte del mandamento di Partinico” (v. interrogatorio del 24.10.96, f. 57-58, vol. 8)…..
…….. Ma soprattutto il rapporto offre un preciso riscontro alle dichiarazioni dei collaboratori che hanno rivelato l’esistenza di una consuetudine di rapporti di affari e cointeressenze tra Gaetano BADALAMENTI e i principali esponenti di quello che sarebbe diventato lo schieramento vincente nella guerra di mafia, nonché di legami fiduciari con emissari o prestanome degli stessi, come Giuseppe MANDALARI e il Geom. LIPARI (v. dichiarazioni, rispettivamente, di DI CARLO Francesco, sul MANDALARI; e di SIINO Angelo, sul LIPARI).
In particolare, si legge nel rapporto predetto:
FINAZZO Giuseppe, componente del clan mafioso capeggiato dal noto Gaetano BADALAMENTI, era l’uomo di fiducia più vicino al capo. Tale asserto trova comprova nel fatto che già in data 24.11.1977 la sede legale della S.I.F.A.C. S.p.A. “Cava Calcarea”,sita in località San Giovanni, agro di Cinisi, trasferiva la sede legale dalla via Serra Di Falco nr. 149 di Palermo alla via S. Badalamenti nr. 60 di Cinisi, abitazione di FINAZZO Emanuele, fratello di FINAZZO Giuseppe. Infatti in via Serra di Falco nr. 149 all’epoca del trasferimento domciliava MANDALARI Giuseppe, nato a Palermo il 18.08.1933, ivi domiciliato, via Serra di falco nr. 253, commercialista, appartenente al clan dei “ corleonesi” e che fu oggetto di indagini in merito alla “anonima sequestri”, nonché processato in data 8.05.1979 perché imputato di favoreggiamento del luogotenente di LEGGIO Luciano, Salvatore RIINA.
I compromessi equilibri con il gruppo dei corleonesi indussero pertanto BADALAMENTI Gaetano e i suoi associati a salvaguardare la società S.I.F.A.C., trasferendo la sede della stessa dalle mani del commercialista amico dei corleonesi, in casa propria, onde non pregiudicare una delle fonti di guadagno della consorteria mafiosa BADALAMENTI.
Le cennate vicissitudini della S.I.F.A.C. sono toccate anche alla società SAZOI, sul cui conto appare utile interloquire.
La SAZOI S.p.A. (società agricola zootecnica industriale) sorse il 13.05.1974 e stabilì la sua sede in via Sera di Falco nr. 149 di Palermo, sede anche della S.I.FA.C.
Azionisti della SAZOI erano i fratelli BADALAMENTI Gaetano e Vito mentre presidente il citato Giuseppe MANDALARI. Il 20.09.1978, la frattura con i corleonesi era ormai evidente, la società:
- cambiava denominazione, da “SAZOI” in “CAPOCABANA”;
-stabiliva il nuovo oggetto sociale come segue: “COSTRUZIONE EDILE E STRADALE, ACQUISTO DI TERRENO EDIFICABILE, ACQUISTO DI EDIFICI VECCHI DA DEMOLIRE E RICOSTRUIRE, COMPRAVENDITA IMMOBILIARE, COMMERCIALIZZAZIONE DI OGNI PRODOTTO PER L’EDILIZIA, LO SVOLGIMENTO DI OGNI ATTIVITA’ COMMERCIALE PER LA GESTIONE DI ALBERGHI, STABILIMENTI BALNEARI, BAR, RISTORANTI ED IMPIANTI RICREATIVI E SPORTIVI”,
- trasferiva la sede dalla via Sera di Falco nr. 149 di Palermo, in Contrada Mansueto di Capaci.
Rimanevano invariati gli azionisti e la presidenza veniva assunta dallo stesso BADALAMENTI Gaetano”.
E su questo punto il rapporto conclude sottolineando che “attualmente fra i sindaci del collegio sindacale della società figura RUFFINO Maria Stella, moglie dell’ucciso FINAZZO Giuseppe, mentre scompare del tutto MANDALARI Giuseppe”.
…….Di Francesco DI TRAPANI, (Immobile , sito in Isola delle Femmine Via Passaggio del Coniglio s.n.c. catasto al foglio part 632, sequestrato con altri beni dai ROS nel 2009) basterà rammentare, sulla scorta delle informative già citate, che all’epoca del fatto era noto agli Inquirenti come affiliato al clan BADALAMENTI, nonché ricercato per essere sottoposto allamisura della sorveglianza speciale con obbligo di dimora. D’altra parte, il suo legame con la famiglia mafiosa dei MADONIA è emerso anche nell’ambito del processo c.d.”Maxi-uno” in esito al quale il DI TRAPANI venne condannato per il reato di associazione mafiosa (v. anche scheda biografica in atti, vol.4 e e Nota 14.04.1999 a firma del C.te della stazione CC. di Cinisi, vol. 17). E dei suoi ambigui rapporti con i corleonesi, ma anche del rapporto di fiducia personale con Gaetano BADALAMENTI, hanno riferito, in termini del tutto conformi a quanto raccontato dal DI CARLO, anche i collaboratori MUTOLO e PALAZZOLO Salvatore………
Gaetano Badalamenti riuscì ad avere l’appalto per la costruzione dell'Aeroporto di Punta Raisi a Palermo. Il completamento dei lavori necessitò di un’ingente quantità di roccia e ghiaia, fornite direttamente dalle sue ditte di costruzione. In una ricerca del Centro Impastato, pubblicata nel 1990, risultarono facenti capo alla famiglia mafiosa di Badalamenti alcune imprese: la Sifac, la Sicula Calcestruzzi, la Sazoi poi Copacabana, l'Immobiliare B.B.P., la Berma e la Spa Investimenti.
La SIFAC spa (Siciliana Industria Frantumazione Asfalti Conglomerati), costituita nel 1972, assieme ad affiliati del clan Badalamenti, aveva un capitale sociale iniziale di 35 milioni, ma nel 1978 esso viene elevato a 200 milioni. Stesso discorso si può fare per la Sicula calcestruzzi, costituita nel 1974, con un capitale iniziale di 15 milioni, elevato nel 1978 a 200 milioni, per la SAZOI (Società agricola Zootecnica Industriale), costituita anch'essa nel 1974, con un capitale di 20 milioni, che nel 1978 si trasforma in Copacabana spa, con un oggetto sociale molto ambizioso (acquisto terreni edificabili, costruzioni, assunzione di appalti pubblici, commercializzazione di prodotti per l'edilizia ecc.) e ha un capitale sociale di 200 milioni. Si tratta di imprese che hanno svolto attività molto limitate, mentre la Copacabana, che sulla carta voleva rappresentare un salto di qualità nell'attività imprenditoriale del gruppo Badalamenti, non ha svolto nessuna attività.

Non esiste una stima ufficiale, ma si tratterebbe di un patrimonio del valore di circa 100 milioni di euro, tra fondi rustici compresi tra Cinisi, Montelepre e Carini, centinaia di ettari di terreni, appartamenti a Palermo e in provincia, società come la Berna, la Investimenti spa, la Capocabana, in parte intestati alla vedova dell’ex triumviro della vecchia mafia (con Luciano Liggio e Stefano Bontade), Teresa Vitale, e ai figli Leonardo e Vito.
Presso lo studio Mandalari aveva sede la societa` S.A.Z.O.I. che secondo la Guardia di finanza di Palermo appartiene a Gaetano Badalamenti. Presidente del collegio sindacale e` proprio Mandalari. Altre societa` nella disponibilita` di Badalamenti sono: S.F.A.C. Spa, Sicula calcestruzzi Spa, Immobiliare B.B.P.ÐS.N.C, Copacabana Spa, Investimenti Spa, Ber. Ma. Asfalti Srl, Badalamenti Vito & C. S.N.C., Badalamenti Gaetano ditta individuale, Vitale teresa ditta individuale (42). (pag 27 Commissione Antimafia XIII legislatura)


Immobile sito in Isola delle Femmine Via Passaggio del Coniglio s.n.c. catasto al foglio part 632

Promemoria per il geologo “Assessore” dr. Marcello Cutino (ambientalista a cunvinienza )

DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267 articolo 78 comma 22. Gli amministratori di cui all'articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o AFFINI sino al QUARTO GRADO. L'obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell'amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado.
Art. 78 Affinità
L'affinità è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge.

Nella linea e nel grado in cui taluno è parente d'uno dei due coniugi, egli è affine dell'altro coniuge.


L'affinità non cessa per la morte, anche senza prole, del coniuge da cui deriva, salvo che per alcuni effetti specialmente determinati (434). Cessa se il matrimonio è dichiarato nullo, salvi gli effetti di cui all'art. 87, n. 4.
Sono affini di primo grado il suocero, genero e nuora. Sorella e fratello della moglie sono affini di secondo grado. La zia o lo ZIO della MOGLIE sono affini di TERZO GRADO. Il cugino della moglie o del marito è affine di quarto grado ed è quindi escluso dai benefici lavorativi.



BADALAMENTI VITO LEONARDO, BILLECI SALVATORE ROCCO, BRUNO GIUSEPPE GIOVANNI pietro, COPACABANA, IMMOBILIARE B.D.P., MAFIA, MORGANTINA S.r.l., POMIERO GIUSEPPE, SEQUESTRI E CONFISCHA DI BENI, VASSALLO

Venerdì 06 luglio 2007
Lo Stato confisca il
tesoro del boss mafioso Badalamenti: 100 milioni di euro

Architetto D'Arpa Sandro Proroga a tempo pieno incarico III settore Ufficio tecnico

Architetto D'Arpa Sandro Proroga a tempo pieno incarico III settore Ufficio tecnico

INCARICHI DIRIGENZIALI A LAVORATORI PRECARI
Caricato da isolapulita

LA CGIL DIFFIDA IL PROFESSORE PORTOBELLO
Caricato da isolapulita

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PERSONALE E SERVIZI
Caricato da isolapulita



COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE Provincia di Palermo

DETERMINAZIONE DEL SINDACO N. 37 DEL 30/12/05

OGGETTO: Proroga conferimento incarico a tempo pieno e a tempo determinato di Responsabile del 1° Servizio “Urbanistica – Edilizia Privata – Sportello Unico” del 3° Settore “Tecnico”.

.

IL SINDACO

VISTA la legge 8 giugno 1990, n.142, recepita con modifiche dall’art. 1 della L.R. 11.12.1991, n. 48, nel testo sostituito dall’art.12 della L.R. n.30/2000;


VISTA la legge regionale 11/12/1991, n.48 ;


VISTE le leggi regionali n.7 del 26/08/92, n.26 del 01/09/93;


VISTO l’art.11 della L.R. 06/04/96, n.22 e l’art.12 L.R. 4/96;


RITENUTA la propria competenza in merito all’oggetto, ai sensi della normativa sopra richiamata;


VISTO l’art.13 della L.R. n.7/92, come modificato dall’art. 41 della L.R. n.26/93, secondo il quale il Sindaco nomina il responsabile degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce incarichi dirigenziali, quelli di collaborazione esterna secondo le modalità ed i criteri dell’art.51, comma 7 della legge n. 142/90, così come recepito dall’art.1, comma 1, lettera h, della legge regionale n.48/91;


VISTO l’art.9 della L.R. n.48 dell’11/12/1991, che attribuisce al Sindaco tutti gli atti di Amministrazione che dalla legge o dallo Statuto non siano specificatamente attribuiti alla competenza di altri organi del Comune;


VISTA la determinazione del Sindaco n. 1 del 15 /01/2003 con la quale è stato conferito all’Arch. Valguarnera Sergio, l’incarico di Responsabile del 1° Servizio “Urbanistica – Edilizia Privata – Sportello Unico” del 3° Settore “Tecnico” ;


VISTA la determinazione del Sindaco n.33 del 16.11.2005 con la quale è stato prorogato e trasformato a tempo pieno, all’Arch. Valguarnera Sergio, l’incarico di Responsabile del 1° Servizio “Urbanistica – Edilizia Privata – Sportello Unico” del 3° Settore “Tecnico” fino al 31/12/2005;


CONSIDERATO che in atto il settore tecnico risulta assolutamente carente del personale di ruolo in servizio a tempo indeterminato stante che l’Arch. Roberto Bilello è transitato, con mobilità esterna, nei ruoli del Comune di Palermo e l’Arch. Giambruno Monica risulta in congedo straordinario per motivi di salute e non sono prevedibili i tempi del rientro in servizio;


CHE, pertanto, si rende necessario procedere alla proroga dell’incarico precedentemente citato, al fine di assicurare il regolare svolgimento degli adempimenti relativi al 1° Servizio del 3° Settore, che non possono essere tralasciati, al fine di garantire un buon funzionamento della macchina amministrativa;


CONSIDERATO che il compenso annuo per il professionista ammonta a € 23.500,00, comprensivo del rateo tredicesima, oltre € 8.740,00 per oneri riflessi a carico dell’Ente;


VISTO il vigente O.A.EE.LL. in Sicilia;

DETERMINA


PROROGARE l’incarico di Responsabile del 1° Servizio “Urbanistica – Edilizia Privata – Sportello Unico -” del 3° Settore “Tecnico” all’Arch. Valguarnera Sergio, nato a Palermo il 08.11.1970 e residente a Palermo in via Pazienza, 26 - C.F.: VLG SRG 70S08 G273L ,a suo tempo conferito con determina n. 1 del 15.01.2003, per mesi 12 (dodici), decorrenti dal 01/01/2006 al 31/12/2006;


STABILIRE che il predetto incarico è a tempo pieno e a tempo determinato per mesi 12 (dodici) e comporta un compenso lordo annuo di € 23.500,00 comprensivo del rateo tredicesima, oltre € 8.740,00 per oneri riflessi a carico dell’Ente, e che trattasi di spesa indispensabile per assicurare con la dovuta tempestività e professionalità un efficiente funzionamento 1° Servizio “Urbanistica – Edilizia Privata – Sportello Unico -” del 3° Settore “Tecnico”;


DARE ATTO che la spesa complessiva annua ammonta a € 32.240,00 compresi gli oneri riflessi a carico dell’Ente;


IMPEGNARE la somma di € 10.000,00 sul cap. 241. “ Contratti di diritto privato UTC – Incarico responsabile ” e la somma di € 5.578,00 sul cap. 241.05 –“Oneri previdenziali assistenziali assicurativi obbligatori a carico del Comune” del bilancio pluriennale 2006;


DISPORRE che la restante somma venga iscritta al bilancio di previsione 2006


IL SINDACO
Prof. Gaspare Portobello





PARERI ED ATTESTAZIONI AI SENSI DEGLI ARTT. 49 COMMA 1°, E 151 COMMA 4°, DEL D. LGS.18.08.2000, N.267.


Si esprime parere favorevole sulla regolarità tecnica della superiore proposta di determinazione.

IL RESPONSABILE DEL 1° SETTORE .
Dott. Manlio Scafidi



Si esprime parere contabile favorevole e si attesta la copertura finanziaria
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
ECONOMICO FINANZIARIO

Rag. Biagio Fontanetta



IMP. 493/05

AIELLO, bilello,BOLOGNA,PORTOBELLO,CONSIGLIO COMUNALE DI ISOLA DELLE FEMMINE, d'arpa,Giambruno,ITALCEMENTI,UFFICIO TECNICO COMUNALE,LUCIDO,RISO, SCAFIDI,USTICANO

Ecco l’ultima sul Parlamento. Il deputato Apprendi vuole sapere

Ecco l’ultima sul Parlamento. Il deputato Apprendi vuole sapere c

Caricato da isolapulita

Ecco l’ultima sul Parlamento. Il deputato Apprendi vuole sapere chi va in missione, la Presidenza dell’Ars oppone un rifiuto, violerebbe la privacy
L’onorevole Pino Apprendi, ex DS oggi PD, di mestiere vigile del fuoco, ha assunto una iniziativa inconsueta: ha chiesto al Presidente dell’Assemblea regionale siciliana informazioni sui colleghi parlamentari che hanno usufruito del trattamento di missione nei loro viaggi. 
L’ufficio di gabinetto del Presidente dell’Assemblea regionale, secondo quanto riferisce Repubblica, ha risposto picche. Motivo: non è permesso mettere in piazza notizie di tal fatta. 
Non rispetterebbe la privacy degli interessati. 
Apprendi non ha preteso di sapere dove si siano recati i suoi colleghi per i fatti loro nel 2008, quanti viaggi di piacere abbiano scelto di fare, né di quali mezzi si siano serviti a tale scopo, né se abbiano viaggiato da soli o in compagnia. Apprendi era mosso unicamente dall’intenzione di conoscere le buone cause che hanno richiesto il trattamento speciale che concede il rimborso delle spese fatte con una diaria giornaliera, una indennità di missione piuttosto congrua e il diritto di assentarsi dalle sedute dell’Assemblea, per le quali è prevista la perdita di una indennità in caso di assenza. 
In definitiva non era affatto interessato a sapere dove fosse andato il parlamentare per il weekend con i familiari o gli amici, ma i suoi movimenti ufficiali e formali, attinenti ad un incarico politico. 
Al fine di accertarne l’utilità, infatti, la missione viene autorizzata dal Presidente dell’Assemblea regionale e istruita dall’ufficio di gabinetto. Secondo Repubblica, l’ufficio di gabinetto avrebbe negato al deputato il diritto di sapere dove vanno i suoi colleghi con i soldi dell’Assemblea. 
Avrebbe voluto verificare quanti suoi colleghi utilizzano bene il denaro dell’Assemblea ed esprimere magari un punto di vista in ordine all’opportunità di svolgere le missioni.  
Il diniego non ammette dubbi, non so può raccontare ai quattro venti quello che i deputati fanno anche quando sono in missione e sono ben pagati per questa ragione. 
Apprendi, come ogni deputato, svolge un’attività di controllo oltre che di iniziativa legislativa. I parlamentari, infatti, dividono il loro lavoro – come in ogni assemblea legislativa – fra attività ispettiva e attività di proposizione legislativa. 
Se vuole avere notizia di qualcosa dal governo usa gli strumenti dell’attività ispettiva, interrogazioni e interpellanza.  
Quando l’attività di controllo del deputato prende di mira il “suo” Parlamento le cose si complicano, perché il Parlamento si è provvisto di una cintura “sanitaria". La regola è di fare sapere meno possibile, meglio niente. 
Quando è stato costretto – è avvenuto di recente – a darsi un regolamento dell’accesso agli atti, ne ha approfittato per redigerne uno sull’inaccessibilità piuttosto che sull’accesso. In più da qualche tempo a questa parte invece che sviluppare una tendenza alla informazione ha streto ancora di più la griglia con misure che nel medioevo avrebbero fatto gridare allo scandalo. I paletti del riserbo hanno aggiunto al tradizionale silenzio anche un atteggiamento di particolare severità sulle richieste d’informazione. 
Sicché accade che un deputato regionale possa pretendere risposte dal governo e ottenerle e incontrare ostacoli quando le richieste all’Assemblea. 
Apprendi ha annunciato una interrogazione dopo il diniego alle informazioni richieste, la qualcosa è singolare. Le interrogazioni sono dirette al Presidente della Regione, non al Presidente dell’Ars. Perché è lui il responsabile di tutto ciò che riguarda la Regione ed è lui che “passa” i quattrini al Parlamento per farlo funzionare. 
E allora? 
Il Parlamento regionale gode della cosiddetta autodichia, una totale autonomia amministrativa. Può spendere come e quando vuole e nessuno deve metterci naso. E questo nell’interesse della categoria, non dell’istituzione. 
Generalmente le iniziative singole, come quella di Apprendi, hanno breve durata, sono condannate ad un flop prevedibile. 
Perché? 
Chi volete che stia dalla parte di Apprendi, ammesso che Apprendi stia dalla sua parte fino alla fine? 
Ogni tanto capita che qualche deputato esterni la sua irritazione per il modo in cui viene speso il denaro pubblico, ma non bisogna entusiasmarsi, è fuoco di paglia, non succede assolutamente nulla. 
Vogliamo scommettere che anche in questa circostanza la consuetudine sia rispettata?


Sconti per i parlamentari dell'Ars
Tassi agevolati sulla prima casa  ed aiuti per i funerali

Tassi agevolati al 2% per l'acquisto della prima casa e sussidi in caso di morte per funerali e sepoltura: a beneficiarne non sono categorie protette o disagiati ma i parlamentari dell'Assemblea regionale siciliana che già possono contare su una serie di benefit e agevolazioni, oltre a una indennità mensile composta da varie voci intorno ai diecimila euro.

Gli "aiuti" per l'acquisto della casa sono previsti da una convenzione che, come riporta oggi 'La Repubblica', l'Ars ha firmato con il Banco di Sicilia negli anni '80 e che è stata ritoccata nelle scorse settimane: l'importo è stato incrementato da 150 a 300 mila euro, cifra che può essere concessa anche per l'acquisto di locali per la segreteria politica.

Nell'ultimo rendiconto approvato dal collegio dei questori all'Ars, relativo alle spese per il 2007, si legge che le uscite per il "contributo interessi su mutui edilizi erogati dal Banco di Sicilia" sono state pari a 52.830 euro. Per i funerali di deputati o ex deputati il contributo dell'Ars, invece, è di cinque mila euro, con una spesa nel 2007 di 36.151 euro.


Intervista al deputato regionale che non rispetta la regola del silenzio. “Anche il Presidente dell’Ars deve giustificare le sue missioni…"

 Non è facile trovare uno che dice quello che pensa. Nella vita di ogni giorno, intendo. Anche fra mura amiche capita di imbattersi in chi mastica invece che parlare, si mangia le parole che non vuole dire, finge di affidare all’intelligenza altrui – una specie di riconoscimento, insomma – ciò che non dice. Invece ha evitato di dire quello che va detto chiaro e tondo. Se incontri uno che fa politica e per giunta il deputato regionale che parla, ti giri dall’altra parte, ti guardi attorno e ti chiedi se qualcuno ti sta facendo uno scherzo. Senti l’impulso di domandargli i documenti d’identità. Non è possibile, ti dici. Che cosa sta succedendo?
E invece non sta succedendo proprio niente. C’è che Pino Apprendi, di professione vigile del fuoco, è abituato a prendere per costume e per mestiere le castagne dal fuoco con le proprie mani. E pare che questa sia una malattia contratta alla nascita.
Una piacevole scoperta, dunque, propiziata dall’insolita iniziativa dello stesso Apprendi, di chiedere nomi e cognomi, motivazioni delle missione effettuate dai deputati regionali e del rifiuto opposto dal Presidente dell’Ars, Francesco Cascio, alla richiesta.
Onorevole, abbiamo capito bene? Lei vuole sapere chi va in missione e perché?
Sì, è così.
Come le è venuto in mente di interessarsi dei fatti degli altri? Lo sa che non sta rispettando le regole della casta?
Sì, lo so.
Il fatto, dunque. Che cosa ha provocato la sua sorprendente richiesta?
Un episodio accaduto a Messina in ottobre dello scorso anno. La commissione Attività produttive. Presieduta da Salvino Caputo, ha organizzato presso l’Unioncamere di Messina, un’audizione. Essendo vice presidente della Commissione, Caputo ha richiesto la mia presenza. Come di prammatica o dovuto chiedere l’autorizzazione alla missione. L’autorizzazione non è arrivata. Ovviamente sono andato lo stesso a Messina, ci mancherebbe…
E com’è finita?
Tornato a Palermo ho preteso di conoscere i motivi del diniego.
È stato accontentato?
No, non sono stato accontentato. Anzi, i funzionari della terza Commissione della quale faccio parte, mi hanno riferito che la richiesta era stata rigettata.
Ha chiesto le ragioni del diniego?
Certo, le ho chieste, ma senza risultato. Sicché ho messo nero su bianco. Anche stavolta niente, mi è stato spiegato che quando l’autorizzazione è negata, il Presidente non è tenuto a dare alcuna motivazione. Se non c’è l’indennità di missione, non c’è comunicazione… Ma a scrivermi non è il Presidente, bensì un funzionario. Ma come, io scrivo al Presidente e ricevo la risposta dal funzionario, mi sono detto. Qualcosa non funziona…
E lei, allora che cosa ha fatto?
La risposta non mi ha affatto convinto. Al di là dell’indennità, c’è la necessità di una copertura assicurativa. Non ero andato a Messina con la fidanzata, c’ero andato a fare il mio lavoro. Se mi fosse successo qualcosa, non sarei stato tutelato.
A questo punto lei ha scritto una lettera al Presidente per chiederle informazioni sulle missioni…
Giusto, voglio capire come funziona questo meccanismo. Sento tante voci su questo argomento, alcune non mi piacciono affatto. Pare che si esageri...Per questo motivo, pretendo una documentazione.
Ma non l’ha avuta.
Vero, non l’ho avuta. E allora ho incontrato il Presidente dell’Assemblea, Francesco Cascio, il quale mi ha detto che c’è una questione di privacy.
L’ha convinta?
Nemmeno per niente. Ho detto al Presidente: caro Francesco, mi viene da ridere. Se un deputato spende i suoi soldi può andare dove vuole e non ha il dovere di fare sapere niente a nessuno, ma se ci va con i soldi dell’Assemblea e prende pure l’indennità, la privacy non c’entra per niente. Anzi il deputato in missione ha il dovere di fare sapere senza aspettare che qualcuno chieda informazioni. Le cose stanno esattamente agli antipodi. Quindici giorni fa ho reiterato la richiesta, voglio sapere nomi e cognomi di chi va in missione…
Si inimicherà alcuni suoi colleghi.
Non m’importa niente, ho la testa dura. Voglio sapere dove vanno, con chi ci vanno, quanto spendono, perché sono andati in missione. Tutti, nessuno escluso, devono dare conto. A cominciare dal Presidente Cascio. Anche lui, se va in missione, deve giustificare al Parlamento perché c’è andato. Voglio leggere le relazioni di ogni missione, risultati. Bisogna finirla con questo andazzo… Non è solo una questione di principio, quando usiamo soldi pubblici abbiamo il dovere di informare come li spendiamo. E’ una questione morale. Si parla tanto di sprechi, di risparmi. È arrivato il tempo di fare sul serio.
La sua iniziativa finirà nel nulla. Lei è solo.
No, non sono solo.
Il pessimismo è d’obbligo.
Non è una battaglia facile, ma spero di smentirla.

 http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/39551/intervista-deputato-regionale-rispetta-regole-silenzio-anche-presidente-dellars-deve-giustificare-missioni.htm

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Esame ed approvazione del rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario 2008.


Esame ed approvazione del rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario 2008.

Il responsabile del servizio economico finanziario sottopone al consiglio comunale la
seguente proposta di deliberazione avente per oggetto: Esame ed approvazione del
rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2008.

PREMESSO:

Visto l’art. 227 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, il quale prevede che “la dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto, il quale comprende il conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio”;
Rilevato che il Bilancio di Previsione dell’esercizio finanziario 2008 è stato approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 33 del 27/08/2008;
Esaminato, con tutti i relativi documenti, il conto del Tesoriere dell’anno 2008, reso ai sensi dell’art. 226 del D.Lgs. n. 267/2000;
Considerato che, ai sensi dell’art. 228 del T.U.E.L., prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi, la Giunta comunale con atto n.67 del 31/07/2009 ha provveduto all’operazione di riaccertamento degli stessi;
Visto il “Conto del Bilancio”, redatto in base alle risultanze conclusive dell’esercizio 2007 e alle procedure di riaccertamento dei residui attivi e passivi;
Viste le disposizioni del primo comma dell’art. 187 del D.Lgs. 267/2000 relative alla distinzione e destinazione dell’avanzo di amministrazione;
Vista la propria delibera n. 47 del 27/10/2008 relativa alla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, adottata in base a quanto disposto dall’art. 193 del D.Lgs. n. 267/2000;
Considerato che la Giunta Comunale, con deliberazione n. 68 del 31/07/2009, esecutiva ai sensi di legge, ha approvato la propria relazione illustrativa ai sensi dell’art. 151, comma 6, e dell’art. 231 del D.Lgs. 267/2000, nonché lo schema di Rendiconto per l’esercizio 2008;
Vista la relazione dell’organo di revisione economico-finanziaria, prot.13768 del 08/09/2009, sulla deliberazione di giunta approvazione relazione illustrativa e sullo schema di rendiconto, ai sensi del 1° comma, lettera d), dell’art. 239 del D.Lgs. 267/2000, dalla quale emerge la corretta regolarità contabile e finanziaria della gestione dell’ente e la corrispondenza del Rendiconto alle risultanze della gestione;
Vista la tabella di riscontro dei parametri di deficitarietà strutturale, come prevista dal D.M.  del 6/05/1999 n. 227, allegata alla presente deliberazione;
Visto il D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000;
Visto il regolamento di contabilità attualmente in vigore;

PROPONE AL CONSIGLIO COMUNALE

1. di approvare, per i motivi citati in premessa e che qui si intendono integralmente
riportati, il Rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2008 di questo Comune,
composto dal Conto del Bilancio, Conto del Patrimonio e Conto Economico,

RIEPILOGO COMPLESSIVO DELLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO 2008

In conto

Residui Competenza TOTALE

FONDO INIZIALE DI CASSA 1/1/2008 0,00
Riscossioni 2.154.927,26 7.892.377,89 10.047.305,15
Pagamenti 2.537.883,90 7.509.421,25 10.047.306,15
FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE 2008 0,00
Residui attivi 4.802.674,26 3.167.562,40 7.970.236,66
Somma 7.970.236,66
Residui passivi 4.343.095,56 3.599.192,88 7.942.288,44

AVANZO DI AMMINISTRAZIONE 27.948,22

Di cui:
Fondi Vincolati –Oneri di Urbanizzazioni 9.432,40
Fondi non vincolati 18.515,82
2) di prendere atto dei residui attivi e passivi risultanti dal riaccertamento di cui in premessa, come da elenco allegato che costituisce parte integrante della presente delibera;
3) di dare atto di quanto risultante dalla allegata tabella di riscontro dei parametri di deficitarietà strutturale, come previsto dal D. M. del 6/05/1999 n. 227;
4) di allegare copia della deliberazione consiliare n. 47 del 27/10/2008, esecutiva ai sensi di legge, con la quale è stato preso atto che è stata effettuata la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e attestato il permanere degli equilibri generali di bilancio per l’esercizio 2008 ex art. 193 del T.U. sull’ordinamento degli enti locali approvato con d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
5) di allegare copia della deliberazione della Giunta Comunale n. 68 del 31/07/2009 con la quale si approva la relazione illustrativa del rendiconto della gestione art. 151, comma 6, del T.U. sull’ordinamento degli enti locali approvato con d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
7) di allegare al Rendiconto per l’esercizio 2008. la relazione dell’organo di revisione prot. n. 13768 del 08/09/2009 richiamata nelle premesse, che si intende qui integralmente riportata;
8) di dare atto che i sotto elencati allegati formano parte integrante del presente provvedimento:
1. Conto del Bilancio – gestione delle spese;
2. Conto del Bilancio – gestione delle Entrate;
3. Quadro generale riassuntivo delle entrate;
4. Quadro generale riassuntivo delle spese;
5. Quadro riassuntivo dei risultati differenziali;
6. Riepilogo generale di classificazione delle spese;
7. Gestione dei servizi di acquedotto;
8. Gestione del servizio smaltimento rifiuti ;
allegati alla presente deliberazione, nelle seguenti risultanze finali riepilogative:

Atto numero 50
del 18-09-2009
Tipo di Atto: DELIBERA DI CONSIGLIO

Allegato: DELIBERA C.C. N.50.pdf (20 kb)





Approvazione Bilancio di previsione per l’anno 2009 e Bilancio pluriennale 2009/2011


Il Presidente propone al Consiglio Comunale l’adozione della seguente deliberazione:
“Approvazione Bilancio di previsione per l’anno 2009 e Bilancio pluriennale 2009/2011”.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Vista la seguente proposta di delibera del servizio finanziario:
Visto il D.Lgs 18/08/2000, n.267 “testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” Visto il D.P.R. 31/01/1996, n. 194 “Regolamento per l’approvazione dei modelli di cui all’art.114 del D.Lgs 25/02/1995, n. 77”;
Vista la Legge 22/12/2008 n. 203 (Finanziaria 2009 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30/12/2008 - supplemento ordinario);
Dato atto che il termine ultimo per l’approvazione del bilancio di previsione 2009 è stato prorogato al 31/05/2009 con Decreto legge del Ministero dell’Interno del 26/03/2009;
Vista la relazione previsionale e programmatica, il bilancio di previsione pluriennale ed il progetto di bilancio annuale che ai sensi e per gli effetti degli artt. 16~,170 e 171 del D.Lgs 18/0/2000, n. 267, sono stati predisposti dalla Giunta con propria deliberazione n. 57 del 1 0/07/2009;
Vista la propria deliberazione approvata nella stessa seduta del presente atto, con cui si è provveduto a determinare per l’anno 2009 le tariffe ed i contributi per i servizi a domanda individuale;
Vista la propria deliberazione approvata nella stessa seduta del presente atto, con cui sono stati fissati i prezzi unitari di concessione o concessione delle aree da destinare a insediamenti residenziali, produttivi e terziari;
Vista la deliberazione di Giunta Comunale n.56 del 09/07/2009 “determinazione annuale delle percentuali da destinare alle finalità indicate dall’art.208 D.Lgs. 258/92 codice della strada “;
Acquisita la relazione dell’organo di revisione, presentata in data 03/08/2009 prot n. 988/int conformemente alle indicazioni dell’art. 239, 1° comma lett. b) del D.lgs. 267/00, dalla quale emerge un motivato giudizio di congruità, di coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni di bilancio;
Visto lo statuto del Comune, esecutivo a norma di legge;
Visto il regolamento di contabilità, esecutivo a norma di legge;

DELIBERA

1) di approvare il bilancio di previsione 2009 e relativi allegati (bilancio pluriennale 2009/2011, relazione previsionale e programmatica) negli elaborati che formano tutti parte integrante e sostanziale del presente atto, presentante le seguenti risultanze:

E N T R A T A Riepilogo dei Titoli

titolo I
ENTRATE TRIBUTARIE
€. 2.186.000,00
titolo II
ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E
TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO
STATO, DELLE REGIONI E DI ALTRI ENTI
NEL SETTORE PUBBLICO ANCHE IN
RAPPORTO ALL’ESERCIZIO DI FUNZIONI
DELEGATE DALLA REGIONE
€. 1.527.803,90
titolo III
ENTRATE EXTRA- TRIBUTARIE
€. 1.452.554,90
titolo IV
ENTRATE PER ALIENAZIONE E
AMMORTAMENTO DI BENI
PATRIMONIALI, PER TRASFERIMENTI DI
CAPITALI E RISCOSSIONE DI CREDITI
€. 747.928,63
titolo V
ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE
DI PRESTITI
€. 6.000.000,00
titolo VI
ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI
TERZI
€. 2.675.000,00

TOTALE ENTRATE €. 14.589.287,33

S P E S A: Riepilogo dei Titoli

titolo I
SPESE CORRENTI €. 5.043.855,20
titolo II
SPESE IN CONTO CAPITALE € 777.432,13
titolo III
SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI €. 6.093.000,00
titolo IV
SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI €. 2.675.000,00

TOTALE SPESA €. 14.589.287,33

2) di dare atto della presenza dell’equilibrio di bilancio tra le previsioni di spesa e le corrispondenti previsioni di entrata, risulta dai seguenti allegati al bilancio che formano parte integrante della presente deliberazione:
1. Bilancio di previsione Entrata 2009
2. Bilancio di Previsione spesa 2009
3. Riepiloghi della spesa-corrente -e/capitale e Rimborso prestiti
4. Quadro riassuntivo generale
5. Risultati differenziali
6. Bilancio pluriennale 2009/2011- Entrata
7. Bilancio pluriennale spesa 2009/2011 per programmi
8. Riepilogo bilancio pluriennale per programmi
9. Riepilogo bilancio pluriennale spesa 2009/2011.
3) di ritenere impegnate, ai sensi dell’art. 183 comma 2 del D.Lgs. 267/00, le spese dovute:
a) per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale dipendente e per i relativi oneri riflessi;
b) per le rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti, interessi di preammortamento ed ulteriori oneri accessori;
c) per le spese dovute nell’esercizio in base a contratti e disposizioni di legge.
4) di dare atto che, sulla base del bilancio deliberato, la Giunta Comunale, con proprio atto, definirà il Piano Esecutivo di Gestione ai sensi dell’art.169 del D.Lgs. 267/00 e del vigente regolamento comunale di contabilità.
Ai sensi e per gli effetti dell’art 15 e 153 del T.D. sull’ordinamento degli enti locali approvato con
decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si attesta la regolarità contapile della proposta di
deliberazione di cui all’oggetto

Il Responsabile del Servizio Finanziario

Rag. Biagio Fontanetta
Il Sindaco, prima della trattazione dell’argomento posto all’Ordine del Giorno, chiesta ed ottenuta la parola, legge la Relazione al Bilancio di previsione 2009, che viene depositata agli atti.  Alla fine, il Presidente apre il dibattito.
Il Cons. Caltanissetta rivolge domande tecniche al Collegio dei revisori, mirate ad accertare la regolarità e la veridicità del Bilancio di previsione esercizio 2009.  Lo stesso Consigliere riceve esaustive risposte, sia da parte del Collegio dei Revisori che da parte del segretario Comunale, nel frattempo intervenuto, previa autorizzazione del Presidente.  Durante la discussione, esce il Cons. Crisci, il quale rientra appena dopo, mantenendo la presenza dei Cons. Comunali di n.13.
Appena dopo la discussione, vengono presentati due emendamenti, uno da parte del Gruppo consiliare “Progetto Isola” e l’altro da parte del Gruppo Consiliare “Rinascita Isolana” Il Vice Presidente, nella qualità di primo firmatario dell’emendamento, lo illustra e lo motiva.  Il Capogruppo consiliare della minoranza Giuseppe Caltanissetta illustra e motiva l’emendamento del suo gruppo.
Il Presidente mette in votazione l’emendamento del gruppo consiliare “Progetto Isola”.  Il Consiglio Comunale, con voti favorevoli n.9, astenuti n.4 (Cons. Caltanissetta, Mignano, Mannino e Crisci), espressi in forma palese per alzata di mano, lo approva.  Il Presidente mette, quindi, in votazione l’emendamento presentato dal Gruppo Consiliare “Rinascita Isolana”, il quale si compone di tre punti.
Si passa alla votazione, in forma palese per alzata di mano, del punto primo dell’emendamento, il quale ottiene il seguente risultato:
Voti favorevoli n.4 (Cons. Caltanissetta, Mignano, Mannino e Crisci), contrari n.9 (Gruppo di maggioranza).
Si passa alla votazione, in forma palese per alzata di mano, del secondo punto dell’emendamento, il quale ottiene il seguente risultato:
Voti favorevoli n.4 (Cons. Caltanissetta, Mignano, Mannino e Crisci), contrari n.9 (Gruppo di maggioranza).
Si passa alla votazione, in forma palese per alzata di mano, del terzo punto dell’emendamento, il quale ottiene il seguente risultato:
Voti favorevoli n.4 (Cons. Caltanissetta, Mignano, Mannino e Crisci), contrari n.9 (Gruppo di maggioranza).
Il secondo emendamento, pertanto, alla luce della superiore votazione, viene respinto.  Il Presidente mette in votazione l’intera proposta oggetto di discussione della presente seduta e che attiene all’approvazione del Bilancio preventivo esercizio 2009.  A questo punto, il Cons. Rosalia Battaglia propone che la somma di € 1.400,00, ottenuta a seguito dell’aumento dell’aliquota percentuale 36% per servizi a domanda individuale sia destinata all’arredamento dell’attuale biblioteca comunale.
Il cons. Caltanissetta dichiara di voler destinare tale somma ad attività sportive.  Il Presidente mette in votazione le prima proposta avanzata dal Cons. Battaglia, la quale, con voti favorevoli palesi espressi per alzata di mano n.9 e contrari n.4 (gruppo di minoranza), viene approvata.
Si passa alla votazione finale sul Bilancio di previsione esercizio 2009.  Prima della votazione, il Cons. Caltanissetta, per dichiarazione di voto, legge una nota che viene allegata alla presente deliberazione, con la quale si preannuncia il voto contrario alla proposta di deliberazione.
Il cons. Battaglia Rosalia, per dichiarazione di voto, preannuncia il voto favorevole alla proposta assicurando che, per l’avvenire, saranno rispettati i tempi previsti dalla vigente normativa in ordine all’approvazione dello strumento finanziario.
Lo stesso concetto viene ribadito, con fermezza, dal Presidente del Consiglio.
Si passa alla votazione finale dell’argomento.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Vista la superiore proposta;
Uditi gli interventi, come sopra verbalizzati;
Visti gli emendamenti presentati e le rispettive votazioni ottenute;
Visto il parere favorevole espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti;
Con voti favorevoli n.9 e contrari n. 4 (gruppo di minoranza) espressi in forma palese per alzata di mano ed accertati e proclamati dal Presidente, con l’assistenza degli scrutatori in apertura di seduta nominati;

DELIBERA

Di approvare, siccome approva, il bilancio di previsione esercizio finanziario 2009, unitamente al bilancio pluriennale 2009/2011, con annessa la relativa relazione tecnica.
Dare atto che, a seguito degli emendamenti come sopra approvati, le risultanze finali del bilancio dell’esercizio finanziario 2009 sono le seguenti:

E N T R A T A Riepilogo dei Titoli

titolo I
ENTRATE TRIBUTARIE
€. 2.186.000,00
titolo II
ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E
TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO
STATO, DELLE REGIONI E DI ALTRI ENTI
NEL SETTORE PUBBLICO ANCHE IN
RAPPORTO ALL’ESERCIZIO DI FUNZIONI
DELEGATE DALLA REGIONE
€. 1.549.899,00
titolo III
ENTRATE EXTRA- TRIBUTARIE
€. 1.453.963,00
titolo IV
ENTRATE PER ALIENAZIONE E
AMMORTAMENTO DI BENI
P A TRIMONIALI, PER TRASFERIMENTI DI
CAPITALI E RISCOSSIONE DI CREDITI
€. 747.928,63
titolo V
ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE
DI PRESTITI
€. 6.000.000,00
titolo VI
ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI
TERZI
€. 2.675.000,00

TOTALE ENTRATE €. 14.612.790,63

S P E S A: Riepilogo dei Titoli
titolo I
SPESE CORRENTI €. 5.051.358,50
titolo II
SPESE IN CONTO CAPITALE € 777.432,13
titolo III
SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI €. 6.093.000,00
titolo IV
SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI €. 2.675.000,00

TOTALE SPESA €. 14.612.790,63

Il Vice Presidente propone di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo.
Il Presidente mette in votazione la superiore proposta,che viene approvata con voti
favorevoli n.9 e contrari n. 4 (gruppo di minoranza) espressi in forma palese per alzata di mano ed
accertati e proclamati dal Presidente, con l’assistenza degli scrutatori in apertura di seduta nominati;
Essendo stati trattati tutti gli argomenti posti all’O.d.G. dell’odierna seduta, il Presidente alle ore 21,00 dichiara chiusa la seduta.
Atto numero 48
del 31-08-2009
Tipo di Atto: DELIBERA DI CONSIGLIO
Allegato: DELIBERA C.C. N.48.pdf (28 kb)