sabato 9 giugno 2018

IO CITTADINO DOVE VIVO?




IO CITTADINO sempre più spesso mi chiedo: "..che  ci faccio in questo paese ISOLA DELLE FEMMINE”?
(delizia per i palati per una campagna di marketing del territorio)

Dicevo, che CAVOLO ci faccio in un paese in cui predomina il BRUTTO, la CONFUSIONE, la VOLGARITÀ, la RABBIA, l'URLARE, l'INVIDIA, la GELOSIA, l'ODIO, la SOPRAFFAZIONE, lo SCREDITAMENTO,  il MENEFREGHISMO, la SUPERFICIALITÀ, la VIOLENZA, l'AGGRESSIONE, il MERCIMONIO, il LUDDISMO, la "GUERRA"  FRA BANDE, la SOPRAFFAZIONE...?   

IO CITTADINO, che ci faccio in questo CAVOLO di paese dove sembra prevalere L'ILLEGALITÀ?

IO CITTADINO, che ci faccio in un paese in cui predomina la KULTURA MAFIOSA?

IO CITTADINO, che ci  faccio a ISOLA DELLE FEMMINE DOVE NON esiste COMUNICAZIONE,  DOVE NON esiste una PIAZZA (AGORA'), DOVE NON esiste un MARCIAPIEDE, DOVE NON esiste un LUNGOMARE degno di questo nome, DOVE NON esistono SERVIZI, DOVE NON esiste un PARCO GIOCHI, DOVE NON esistono NEGOZI, DOVE NON esistono BANCHE, DOVE NON esistono TRASPORTI, DOVE NON esiste ACQUA POTABILE PER IL CONSUMO UMANO, DOVE NON esistono LOCULI CIMITERIALI… 

IO CITTADINO, vivo  in un paese DOVE VENGONO DENUNCIATE alle AUTORITÀ GIUDIZIARIE la SPARIZIONE di SALME, la PROFANAZIONE e la DISTRUZIONE di tombe sulle cui  macerie vengono costruiti abusivamente nuovi LOCULI. Le circostanziate denunce rivelano persino le ditte che hanno abusivamente eseguito i lavori. 

IO CITTADINO, continuo a chiedermi perché  vivo in questo paese, DOVE la CULTURA della SOCIALITA’ è un optional, DOVE NON esistono LUOGHI DI INCONTRO GIOVANILI, DOVE NON esistono CENTRI DIURNI PER ANZIANI, DOVE NON esiste  FRONT OFFICE dell'amministrazione per i CITTADINI TUTTI, TURISTI COMPRESI, DOVE NON esiste L'ACCOGLIENZA PARTECIPATIVA, DOVE NON esistono STRUTTURE PUBBLICHE SPORTIVE...

In che  paese vivo, IO CITTADINO, SE NON esiste un’AMMINISTRAZIONE  IN GRADO DI GESTIRE LA COSA PUBBLICA?
Un PAESE in cui TUTTE le AMMINISTRAZIONI che si sono succedute NON HANNO realizzato NESSUNA OPERA PUBBLICA.
Qualche anno addietro gruppi “contrapposti” hanno avuto il coraggio  di farsi le scarpe a vicenda, come in una sorta di competizione, a chi intitolava per prima una piazza a Papa GIOVANNI GIOVANNI PAOLO. Ebbene alla fine? Tutto nel dimenticatoio. Non hanno mai più parlato dell’iniziativa estemporanea.

IO CITTADINO, vivo in un paese DOVE le AMMINISTRAZIONI che si sono succedute, non sono MAI state puntuali nell'approvazione dei BILANCI COMUNALI, sempre la Regione  ha dovuto deliberare  l'intervento dei COMMISSARI AD ACTA, e poi DELIBERAZIONI  della CORTE DEI CONTI DI MISURE CORRETIVE, PARERI NEGATIVI del Collegio dei Revisori dei Conti…

IO CITTADINO, in che paese vivo se gli amministratori che dovrebbero comportarsi da "BUONI PADRI DI FAMIGLIA" nella gestione delle risorse economiche, hanno portato il COMUNE sull'orlo del FALLIMENTO (vedasi l'ultima DELIBERAZIONE della CORTE DEI CONTI la n 90 2018 PRSP)?

In che paese vivo, DOVE NON esiste un PIANO REGOLATORE GENERALE?

In QUALE paese vivo SE NON è stato in grado, dopo tantissimi anni,  a  dare un volto,  un nome, all'autore dell'assassinio di VINCENZO ENEA?  
UN OMICIDIO MAFIOSO!!!

IO CITTADINO, dico grazie alla magistratura, dico grazie ai Pentiti, che con le loro rivelazioni hanno dato un nome ed un cognome al boss mafioso che ha eseguito il truce assassinio e il processo ci ha fatto conoscere la “Kultura dell'OMERTA”, ha delineato l'ambiente criminale  in cui è maturato l'OMICIDIO. Il  processo ha svelato le motivazioni alla base della sentenza di morte per VINCENZO ESEGUITA dal FRANCESCO BRUNO.

In che paese vivo, SE due imprenditori PADRE E FIGLIO, MAIORANA, un bel giorno di TANTI ANNI FA  "SPARISCONO" e nessuno ne parla. Eppure erano degli imprenditori che lavoravano in QUESTO PAESE, COSTRUIVANO APPARTAMENTI, HANNO CHIESTO LICENZE E AUTORIZZAZIONI eppure TUTTI tacciono NON SE NE PARLA. NON GLIENE FREGA NIENTE A NESSUNO.

In che paese vivo, IO CITTADINO, dove in un Assordante silenzio, la MAFIA lancia messaggi INTIMIDATORI con  TESTE DI AGNELLO nei confronti di  attività  commerciali.

IO CITTADINO, in che paese vivo, dove in spregio di tutte le leggi REGIONALI, NAZIONALI e COMUNITARIE tese a TUTELARE LA SALUTE UMANA, IN PIENO CENTRO ABITATO CI RITROVIAMO UN CEMENTIFICIO? Sembra che nessuno sia interessato alla GRAVISSIMA situazione sanitaria, ai tantissimi casi di malattie conseguenza di un inquinamento ambientale ormai fuori controllo (non giustificabili con dei numeri).
In che paese vivo, IO CITTADINO?

ISOLA DELLE FEMMINE.

UN PAESE in cui l'ANTIMAFIA  è  AUTOREFERENZIALITÀ, è presenzialismo affari accordi cordate  è il posto in prima fila al teatro la sala riservata al ristorante  la suite nei migliori alberghi  i viaggi le vacanze esclusive "ANTIMAFIA" É FAVORIRE AMICI E PARENTI "ANTIMAFIA" È ORGANIZZARE AFFARI LECITI E ILLECITI L' "ANTIMAFIA" É PRONTA A "COLPIRE" NEMICI E AVVERSARI (con “FALDONI” contenenti informazioni e notizie riservate)



IO CITTADINO, conosco la BELLEZZA, conosco L'ARMONIA, conosco il RISPETTO, conosco il CONFRONTO, conosco la LEGALITÀ, conosco le REGOLE, conosco la SOLIDARIETÀ, conosco la PARTECIPAZIONE, conosco la TRASPARENZA, conosco il DIRITTO, conosco l’AMORE.



CITTADINO DOVE VIVO?


Nelle mie riflessioni parlo di INVIBILITA' del paese a tal proposito non mi si dica VAI via da Isola delle Femmine se non ti trovi bene. NO NO NO Ho il DIRITTO di vivere in questo paese e le ISTITUZIONI hanno l’obbligo di dare risposte ai bisogni dei CITTADINI. L’invivibilità' del paese non è solo per me, bensì per tanti e tanti CCITTADINI di Isola delle Femmine,. c'è un particolare NESSUNO PARLA. NESSUNO ha parlato nel 1982 con l’uccisione da parte della mafia di vincenzo Enea così come del carabiniere in Pensione Piombino Nicolo’, avvenuto nel gennaio dello stesso anno , come dell’uccisione del giovane Giacomo Impastato sempre nel gennaio 1982 …. Fino ad arrivare ai nostri giorni….OMERTA’ PAURA OMERTA’ PAURA OMERTA’ PAURA. 

 IO  IO CITTADINO DOVE VIVO? 4 AMICI AL BAR, AMMINISTRAZIONE, Antimafia, BOLOOGNA, CALLIOPE, CASINO', CELEBROLESO, ciampolillo, CIMITERO, CROCE ANTONIO, Enea Vincenzo, FACEBOOK, IL FILO ROSSO, ISOLA DELLE FEMMINE, ITALCEMENTI, MAIORANA, MINACCE,

sabato 12 maggio 2018

Isola delle Femmine, vivere con la cementeria nel centro abitato


Isola delle Femmine, vivere con la cementeria nel centro abitato 


Però si può fare. Basta organizzarsi e abituarsi. Ma c’è chi non si abitua. Come quelli del “Comitato Isola pulita” che, in occasione della manifestazione promossa oggi dai gestori della cementeria, tornano a porre il problema dei controlli. ‘Viaggio’ nella cittadina, alle porte di Palermo, dove il cemento è il filo conduttore dell’aria che si respira… E dove il Governo regionale fa il pesce dentro il barile alla ricerca dell’AIA ‘fantasma’

“L’ho detto e lo ripeto per l’ennesima volta: serve un’analisi epidemiologica per capire quello che sta succedendo. Perché qualcosa, qui ad Isola delle Femmine sta succedendo”.
Pino Ciampolillo del “Comitato Isola pulita” si batte da anni per fare chiarezza sulla presenza, nel centro abitato di Isola delle Femmine, della cementeria. 
“Siamo l’unico caso – precisa – di una cementeria realizzata dentro un centro abitato. Per carità, loro, i signori della Italcementi, dicono di essere in regola con tutte le autorizzazioni. Ora, a parte i nostri dubbi sulle autorizzazioni, noi, oltre alle parole, oltre alle rassicurazioni, vorremmo anche qualcosa di concreto”.
Intanto, questa mattina, a Isola delle Femmine va in scena la manifestazione “Incontriamoci: porte aperte alla comunità”, promossa dai gestori della cementeria, l’Italcementi.
“Ben venga la manifestazione – ci dice sempre Ciampolillo -. Però c’è il rispetto della legge. Viene rispettata la legge a Isola delle Femmine? Ribadiamo: qui siamo in un centro abitato. E spesso, la mattina, l’aria che respiriamo non ci fa sognare. Anzi. Sì, l’ARPA dice che è tutto regolare. Ma l’aria la respiriamo noi”.
Già, l’ARPA. E’ l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Un ente che costa quasi 30 milioni di euro all’anno e, nel silenzio generale, viene pagata con i soldi tolti, abusivamente, agli ospedali pubblici della Sicilia. Un inghippo dei Governi regionali che si fanno scippare i fondi da Roma e poi, non sapendo dove trovare i soldi per pagare questo e quello, li tolgono, per esempio, ai Pronto Soccorso che, non a caso, somigliano a bolgie dantesche. 
Questa è la politica siciliana. E questi sono i politici che la governano: arruffoni, confusionari, spesso disinformati.
Circa tre mesi fa, su Palermotoday, abbiamo letto la seguente dichiarazione del segretario generale Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra:
“Apprendiamo positivamente che il Presidente della Regione ha annunciato la volontà del governo regionale di garantire il rinnovo delle concessioni a Italcementi per garantire la continuità produttiva”.
La storia è sempre la stessa: la cementeria di Isola delle Femmine Inquina, ma dà lavoro. E il sindacato, in Sicilia – l’area industriale di Siracusa lo insegna – tra occupazione, inquinamento e malattie da una parte e disoccupazione dall’altra parte sceglie la prima opzione.
Quando il Presidente Musumeci ha rilasciato questa dichiarazione, Claudia Mannino, già parlamentare nazionale, che vive da quelle parti, rilasciava, invece, la seguente dichiarazione:
“Musumeci cede al ricatto di Italcementi, ma manca l’autorizzazione ambientale”.
Claudia Mannino solleva un problema che la Regione nasconde da anni sotto il tappeto: l’autorizzazione sulla quale non è mai stata fatta chiarezza.
“Confermo – ci dice sempre Campolillo -: l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata dagli uffici dell’assessorato al Territorio e Ambiente è illegittima e, in ogni caso, è scaduta dal 2014”.
Claudua Mannino, tre mesi fa, è stata ancora più precisa:
“Sono senz’altro contenta del fatto che gli operai dello stabilimento Italcementi di Isola delle Femmine abbiano salvato il proprio posto di lavoro. Al tempo stesso mi chiedo come sia possibile che la politica regionale ceda ad un vero e proprio ricatto, prorogando l’autorizzazione per lo sfruttamento della cava di Carini, senza verificare l’effettivo rispetto delle norme vigenti da parte dell’azienda e la sostenibilità dell’impatto ambientale. La documentazione dell’AIA è del 2008, e quella per cui si richiede il rinnovo non mi risulta riporti all’interno del suo ciclo produttivo questa concessione”. (QUI L’ARTICOLO CON LE DICHIARAZIONI PER ESTESO DI CLAUDIA MANNINO).
Di questa storia dell’Autorizzazione Integrata Ambientale ‘fantasma’ non si deve parlare. Gli ultimi due o forse tre Governi regionali – compreso l’attuale – fanno finta che il problema non esiste. La regola è sempre quella che CGIL, CISL e UIL hanno introdotto in Sicilia negli anni ’60 del secolo passato e che, ancora oggi non è cambiata:
L’operai travagghianu…“.
E se “l’operai travagghianu“, ebbene, tutto il resto passa in cavalleria. E poi, via, che volete che sia un’autorizzazione? Un pezzo di carta straccia…
“Sarà anche un pezzo di carta – aggiunge Campolillo – ma qui l’inquinamento ce lo ‘sciroppiamo’ noi. Io e alcuni amici abbiamo fatto una nostra piccola indagine a Isola e nelle abitazioni del circondario. Ci risulta che certe patologie dell’apparato respiratorio, e non soltanto dell’apparato respiratorio oggi colpiscono anche i bambini. Abbiamo fatto un giro per le farmacie del comprensorio e abbiamo appurato che il consumo di medicinali è in aumento. E ci siamo informati anche on le agenzie di viaggio: anche i viaggi della speranza, dalle nostre parti, sono in aumento. Ora mi chiedo e chiedo: possibile che dobbiamo essere noi cittadini a fare quello che dovrebbe essere fatto dalle autorità preposte?”.
“Dopo di che vorrei capire una cosa – ci dice in conclusione Campolillo -. In altre parti d’Italia, dove le cementerie sono, peraltro, lontane dai centri abitati, come a Calusco d’Adda, in Lombardia, ci sono dei risarcimenti al territorio. Le cementerie intervengono per realizzare strade, asili nido e altre infrastrutture. Qui, nulla di tutto questo. Solo inquinamento. E inibizione delle potenzialità del territorio. Isola della Femmine, Capaci e tutto il circondario dovrebbe valorizzare il mare e il territorio interno per il turismo. Invece…”.
Inutile porre la questione alla vecchia politica. Se gli parlare della cementeria di Isola delle Femmine e dell’autorizzazione ‘fantasma’, vi guardano con sufficienza e sorridono. Loro sì che sano come stanno le cose: anche perché sono loro che hanno organizzato questi imbrogli e che, ancora oggi, continuano a coprirli. tanto, se non hanno fatto nulla ai precedenti, perché dovrebbero andare a rompere le scatole a loro? Una mano lava l’altra…
Ah, dimenticavamo: nel 2012 l’allora Governo regionale retto da Raffaele Lombardo volò a Roma per discutere e approvare un piano stralcio per la gestione dei rifiuti in Sicilia. A Roma c’erano i ‘geni’ del Governo nazionale di Mario Monti.
Insieme, i ‘geni’ del Governo Monti e i ‘geni’ del Governo Lombardo elaborarono un piano stralcio dei rifiuti che è rimasto agli annali per lungimiranza. Tra le previsioni c’era anche quella di bruciare i rifiuti nei forni delle cementerie della Sicilia.
D’accordo con questa trovata geniale era anche Legambiente Sicilia: non la gestione odierna di Gianfranco Zanna, ma i suoi ‘geniali’ predecessori (nella Sicilia del 2012 i ‘geni’ si sprecavano: ce n’erano così tanti che l’attuale Presidente della Regione, Musumeci, ha pensato bene di portarne un po’ nel suo Governo… l’intelligenza si ‘valorizza’).
Come finì, poi, con le cementerie che dovevano bruciare i rifiuti? Dicono che non se ne fece nulla. Così dicono.

http://www.inuovivespri.it/2018/05/12/isola-delle-femmine-vivere-con-la-cementeria-nel-centro-abitato/


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